Sab. Gen 4th, 2025

A DON ANGELO CHILLURA LA CITTADINANZA ONORARIA DI ARAGONA [gallery]

di Paolo Cilona

foto di Diego Romeo

L’Amministrazione comunale di Aragona ha inteso concedere la cittadinanza onoraria a Don Angelo Chillura per la sua instancabile attività sacerdotale e per il suo costante e prezioso apporto a favore della comunità aragonese. Con questo significativo atto amministrativo il  sindaco Giuseppe Pendolino e la presidente del consiglio comunale Stafania Di Giacomo Pepe, hanno voluto esercitare il loro più vivo apprezzamento come  pubblico ed onorevole riconoscimento verso Don Angelo che in questi anni ha espresso un grande amore ed un attaccamento privilegiato nei riguardi della città di Aragona. Un atto pubblico che attesta l’iscrizione nell’albo riservato solo ai cittadini illustri di Aragona. Don Angelo ha operato bene come sacerdote ma anche e soprattutto come uomo legato alla storia e alle tradizioni del popolo aragonese. Tra l’altro è anche direttore della Biblioteca Lucchesiana. In questi anni Don Angelo e’ stato un prezioso punto di riferimento per l’intera comunità. Persona affabile, colta, generosa, che ha sempre mantenuto e riservato un grande innamoramento, un filo affettivo, inclusivo, propositivo, culturale con il territorio della  città di Aragona. Questo lodevole riconoscimento conferma la nostra profonda ammirazione e sincera vicinanza. Irradiando i doni della sua intelligenza e del suo apostolico zelo, il suo ministero religioso ha elevato in Aragona un arco di fede, attorno alla quale si sono composti i marosi spirituali della gente laboriosa di Aragona. Tutto questo lo ha reso altamente benemerito della  cittadinanza onoraria. La cerimonia si è svolta nella Chiesa Madre di Aragona alla presenza di un folto pubblico dei rappresentanti delle istituzioni civili e militari e tra l’altro il sindaco di Santo Stefano Quisquina, Francesco Cacciatore, il sindaco di Maro Mirco Dalacchi, il Direttore del parco valle dei templi Roberto Sciarratta, il presidente del Parco Giuseppe Parello, il sovraintendente dei Beni Culturali Vincenzo Rinaldi, il giudice Luigi D’Angelo, il giudice Alfonso Pinto, e l’On.Giovanna Iacono.

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