Serata splendida al Museo Archeologico di Agrigento. Nella Sala Fazello ben dòdici poeti hanno declamato in favore della Pace nel mondo. Titoli delle liriche assai suggestivi come “Natale di Pace” di Salvatore Indelicato, “Fiori Recisi”di Liliana Arrigo, “Urlo dell’anima” di Maria Giuseppina Terrasi, “La tavola della vita”di Giuseppina Mira, “Pace” di Ètta Milioto, “Pace nel mondo” di Giovanni Licata, “Oggi vorrei” di Giuseppe Migliore, “Il canto dei colori” di Vera Di Francesco, “Un grido di Pace” di Mariangela Morreale, “Pace tra i popoli” di Enzo Argento, e poi le poesie di Tania Cutugno e di Maria Assunta Maglio. Nel corso dell’incontro e’ stato ammirato un quadro dedicato alla pace da parte del noto pittore Meli e successivamente e’ stata data lettura della poesia di T. Sorek “Ho dipinto la pace”. Molto seguito e’ stato l’intervento del prof. Enzo Di Natali sul valore della Pace in favore dei popoli della terra, il quale con maestria storica ha evidenziato le cause delle tensioni in atto presenti in medioriente in Ucraina e in tante altre aree del mondo. I lavori sono stati condotti dalla giornalista Maria Giuseppina Terrasi. Le conclusioni sono state fatte dal presidente del Cepasa Paolo Cilona. Con questo incontro si e’ chiusa la 47ma edizione della Rassegna del Premio Telamone 2024. Un incontro che ha visto presenti i costruttori di pace, le sentinelle della bellezza e dell’amore, uomini e donne che attraverso i versi rifiùtano la presenza nel mondo di muri, barriere, steccati in quanto le loro parole non dividono, uniscono; non distruggono, ma edificano il linguaggio universale a favore la Pace.