redazione
E’ stato rappresentato a Pistoia nella Basilica della Madonna dell’Umiltà,dove c’è la cupola del Vasari, lo scorso 26 ottobre ore 18, l’Atto Unico AVENDO IN MENTE MICHELANGIOLO E VASARI…
Di don Vincenzo Arnone. con gli attori Bruno Santini, Silvia Budri e Mirko Batoni, Regia di Silvia Budri e Bruno Santini.
Lo stesso Testo è stato replicato, con gli stessi attori, il 15 novembre ad Arezzo nella Pieve di Santa Maria, dove è sepolto Vasari, il 7 dicembre nella chiesa Santa Maria delle Grazie a Caprese Michelangelo dove è nato il grande artista. Il 10 gennaio 2025, invece, verrà riproposto ad Agrigento nella chiesa romanica di San Nicola alla Valle dei templi con: Annagrazia Montalbano, Michele Di Bernardo, Giacomo Tortorici e dieci figuranti, scelti tra i ragazzi della compagnia folclorica “Città di Agrigento”. La regia è affidata a Pippo Calandrino
E’ ambientato nel 1550 allorquando Vasari e Michelangiolo abitavano e operavano a Roma.
Il primo era ancora giovane( 39 anni ) voglioso di fare , di progettare e di sognare; il secondo aveva oltrepassato i settanta anni( 75 ) e quindi pur avendo la fantasia e la mente ancora sveglie e vivaci, tuttavia doveva fare i conti con l’età e la malattia alle gambe.
Era un periodo di grande vivacità religiosa e sociale, sfociato nel Concilio di Trento indetto da Paolo III nel 1545 e conclusosi , con interruzioni, nel 1563 sotto il pontificato di Pio IV. Un secolo molto importante per l’arte, l’architettura sacra ,la cultura, sotto la guida e la spinta di vari Papi tra cui appunto Paolo III.
Da aggiungere che quell’anno si svolgeva il Giubileo dell’Anno Santo, che dal 1300 ad oggi cade ogni 25 anni, secondo la volontà di Bonifacio VIII e poi di tutti gli altri Papi successivi. Quello del 1550 venne indetto, sul finire del 1549, da Papa Paolo III che poi morì e venne approvato e continuato da Papa Giulio III, romano de Roma, eletto nel febbraio 1550.
In quell’anno, tra gli altri, abitavano e operavano a Roma San Filippo Neri e Sant’Ignazio di Lojola. L’ambientazione storico religiosa è necessaria per comprendere il Testo e per entrare nella dimensione morale degli eventi personali , sociali e comunitari che vedono coinvolti i due grandi artisti.
Il salto temporale dal secolo XVI ad oggi, spiritualmente e artisticamente, dà modo di leggere il Testo come se narrasse fatti a noi contemporanei , sotto l’esperienza dei due artisti.
Il testo è costituito su connotazioni storiche essenziali per poi sciogliersi ancora di più su sentimenti di pentimento, di purificazione e di mistica, in modo particolare di Michelangiolo, molto sensibile, data l’età e l’esperienza passata a Firenze e in altre città, ai richiami della fede: tra orazioni, invocazioni e canti spontanei i due si uniscono alla folla nel pellegrinaggio alle Sette Chiese.
Avendo in mente Michelangiolo e Vasari… non è quindi un Testo aridamente storico, ma artisticamente inquieto, forte, provocante , specialmente per ciò che riguarda Michelangiolo nel sentimento di purificazione e di mistica. E’ proprio il caso di richiamare quanto Domenico Giuliotti scriveva nella Prefazione a Le poesie della fede : “ Poiché Nella sua vera tragica anima perdura anche in mezzo a rapinose tempeste, un fondamentale spirito religioso, ho voluto tener conto sopratutto di quelle poesie dove più vibra e canta il senso del divino, sia che tragga alimento dal platonismo cristiano ficiniano, sia che affondi le sue radici nella pura ortodossia cattolica.”
Il luogo ideale da sfondo è una chiesa perché al suo interno nasce la tensione spirituale che porta il poeta a vedere Oltre la banalità quotidiana, circoscritta da qualunquismo e ipocrisia.
Le rappresentazioni di Pistoia , Arezzo, Caprese Michelangelo e Agrigento danno modo di aprire un ventaglio di suggestioni poetiche e teatrali a un pubblico vasto che si rispecchia su forti testimonianze.
Avendo in mente Michelangiolo e Vasari… è nato- letterariamente- come racconto nel 2008 e pubblicato all’interno di Romanzo Toscano dello stesso anno e poi su Toscana Oggi del 14 febbraio 2016. Successivamente, nel 2024 ho pensato di farne la trasposizione teatrale.