di Gaetano Gaziano
E’ andato in scena, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Nicola alla Valle dei Templi di Agrigento, un immaginario dialogo tra Michelangelo e Vasari durante il loro pellegrinaggio delle Sette Chiese nella Roma del Giubileo del 1550, ideato e sceneggiato da don Vincenzo Arnone che vive a Pontassieve (Firenze) ed è un appassionato cultore del Rinascimento.
Il testo, dal titolo “Avendo in mente Michelangiolo e Vasari”, è costituito su connotazioni storiche per poi sciogliersi in sentimenti di pentimento, di purificazione e di mistica, in modo particolare di Michelangelo molto sensibile ai richiami della fede. Tra orazioni, invocazioni e canti spontanei i due artisti si uniscono alla folla nel pellegrinaggio delle Sette Chiese di Roma: S.Pietro, S.Paolo, S.Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, S.Lorenzo, S.Sebastiano, Santa Croce.
Lo spettacolo, per la regia di Pippo Calandrino e l’interpretazione di Michele Bernardo,Annagrazia Montalbano e Giacomo Tortorici ha creato, con grande capacità evocativa, una magica atmosfera rinascimentale, emozianando il numeroso pubblico che, alla fine, ha salutato la compagnia teatrale e l’autore con una meritatissima standing ovation.
Dato lo spessore culturale, l’iniziativa può essere considerata come l’ideale incipit di “Agrigento Capitale della Cultura 2025”, anche se non è inserita nel suo programma ufficiale. Penso e spero che gli organizzatori di Agrigento Capitale inseriranno, nel corso dell’anno, spettacoli e iniziative di uguale livello.






