Mer. Apr 16th, 2025
    GIULIA MUSCATELLI ­ IO DI AMORE NON SO SCRIVERE ­     pagine: 156 prezzo: 18 €   Illustrazione: Carolina Altavilla   dal 21 febbraio in libreria ­
Io di amore non so scrivere è un libro che parte da una domanda: che cos’è l’amore per gli adolescenti? Dopo aver fatto incontri in scuole, associazioni, gruppi e librerie Giulia Muscatelli traduce in racconti le parole che ragazzi e ragazze usano per raccontare l’amore, scoprendo che la narrazione che ne facciamo non sempre li rispecchia. Mettendosi in ascolto, l’autrice fa una sismografia di un sentimento anche a uso degli adulti.   Per cinque mesi sono andata in giro a chiedere a ragazzi e ragazze di raccontarmi come scrivono e parlano di amore e di sesso. Sono stata in scuole, associazioni, librerie, biblioteche, gruppi autogestiti, ho redatto form online, ho tormentato le piccole donne della mia famiglia, mi sono nascosta nei bagni di un liceo in cerca di una conversazione sussurrata, di segreti e confessioni, e ho finto di ascoltare la musica sul pullman per origliare i discorsi di adolescenti sudati in viaggio verso casa. Ho consolidato una convinzione che all’inizio di quest’avventura mi echeggiava nella testa come un’inquietudine latente: la più impreparata sull’amore sono sempre io.
Poco importa. Quello che conta è ciò che ha detto Matteo alla fine di un  incontro: questo non è il mio libro, questo è il nostro libro.
Aveva ragione, e non avrei potuto fare altrimenti.
Perché io di amore non so scrivere. GIULIA MUSCATELLI (Torino, 1989) è un’autrice. Scrive per diverse testate e si occupa di scrittura e progettazione di percorsi finalizzati alla valorizzazione dell’Heritage museale ed esperienziale digitale di grandi e piccole aziende. Struttura progetti di comunicazione per privati ed enti culturali, produce webinar per imprese. Collabora come docente con Scuola Holden. Nel 2022 ha pubblicato Balena (nottetempo, tradotto anche in Francia), e nel 2023 il podcast Sotto le unghie (Mondadori Studios). ­
    MATTEO MIAVALDI ­ UN’ALTRA IDEA DELL’INDIA ­ Viaggio nelle pieghe del subcontinente ­   pagine: 288 prezzo: 20 €   Illustrazione: Lucrezia Viperina   dal 28 febbraio in libreria ­
Scardinare la narrazione che negli anni si è cristallizzata attorno all’India non è un’impresa semplice. Celebrato come culla di spiritualità e nonviolenza, terra di rinascita e misticismo, complice il fascino di illustri testimonial come i Beatles, il Paese resta spesso ingabbiato in un’immagine preconfezionata. Ispirandosi al disincanto analitico che guidò Alberto Moravia nel suo viaggio in India del 1961, Matteo Miavaldi ci accompagna in un percorso che smonta questa lettura.   Con il ritmo vivace di un’indagine sul campo, punteggiata di incontri e aneddoti, l’autore si addentra nei meccanismi più subdoli della propaganda orchestrata dal primo ministro Narendra Modi, al potere da oltre un decennio. Ci svela così il lato più oscuro dell’universo indiano, un’ombra lunga nata assieme alle riflessioni sul destino di un’India ancora coloniale, che alla molteplicità di culture, lingue e religioni oppone la supremazia di un gruppo solo, quello hindu.   Oggi che la democrazia più popolosa del mondo, e la quinta economia a livello globale, mostra la sua faccia meno rassicurante, questo viaggio-reportage getta uno sguardo acuto su come la potenza indiana si prepara a tracciare la sua strada per il futuro, in campo politico, economico e tecnologico. MATTEO MIAVALDI scrive di India e Asia meridionale per testate come «il Manifesto» e «Lucy». Ha lavorato come producer con Chora Media ed è stato coautore del podcast Altri Orienti. Dal 2010 collabora con il collettivo di giornalisti e sinologi China Files. Il suo ultimo libro è I due marò, tutto quello che non vi hanno detto (Edizioni Alegre, 2013). Miavaldi sarà ospite il 28 febbraio a Testo Firenze. ­
    ALEC ASH ­ LANTERNE IN VOLO ­ Desideri e paure di sei giovani cinesi ­   pagine: 320 prezzo: 20 €   Traduzione: Margherita Emo e
Piernicola D’Ortona IIlustrazione: Lucrezia Viperina   NUOVA EDIZIONE dal 14 marzo in libreria ­
Con il piglio di un narratore, Alec Ash costruisce un ampio reportage seguendo le orme di sei millennials cinesi nati tra il 1985 e il 1990. Non hanno conosciuto Mao, ma la politica del figlio unico ha plasmato le loro famiglie.    Li vediamo crescere mentre fanno i conti con una severa disciplina scolastica e una feroce competizione per il successo, in una Cina che si è aperta al capitalismo in modo tanto improvviso quanto violento. Dai sogni di fama del musicista Lucifer alle avventure virtuali di Snail, i cui progetti di studio vanno all’aria per colpa dei videogiochi, fino alle ambizioni della fashionista Mia, seguiamo storie che si sfiorano o corrono parallele, in una miriade di ambientazioni sociali e geografiche.    Ash ci accompagna nelle varie province cinesi: dalla gelida Harbin dove cresce Xiaoxiao all’isola tropicale di Hainan dove incontriamo Fred, la figlia di un dirigente del Partito comunista, fino al ventre tentacolare di Pechino che il giovane Dahai esplora lavorando in un cantiere. ALEC ASH (1986) nato a Oxford, ha vissuto in Cina tra il 2008 e il 2022, prima come insegnante di inglese in Tibet e poi come giornalista e scrittore a Pechino e nello Yunnan. Ha scritto per «Los Angeles Review of Books», «New York Review of Books», «The Economist» e «Sunday Times». Oggi è direttore di «China Books Review», webmagazine letterario di Asia Society e «The Wire China». Vive a New York. ­
SAGGI     ASMA MHALLA ­ TECNOPOLITICA ­ Come la tecnologia ci rende soldati ­   pagine: 276 prezzo: 22 €   Traduzione: Chiara Bongiovanni     dal 21 marzo in libreria ­
Intelligenza artificiale, neuralink, satelliti, metaverso: le Big Tech sono protagoniste assolute del nostro secolo, identità ibride capaci di ridefinire la morfologia della costruzione collettiva che definiamo Stato, in grado di intervenire sull’andamento di un conflitto (Medio Oriente, Ucraina) come di tracciare nuove frontiere. La loro pervasività può trasformarci in soldati, arruolati in una guerra invisibile che si combatte sul campo di battaglia più ambito, il nostro cervello, spingendoci a un’interpretazione binaria della realtà: tecnologia o democrazia?
Per impedire che la tecnologia divori la politica e diventi il carburante delle guerre future, Asma Mhalla indaga la natura del rapporto tra tecnica e politica, le sue nuove forme di potere, le estensioni e le implicazioni della sua potenza. Maneggiare la paura non basta più e il tumulto di questo inizio secolo è l’occasione di riaffermare il progetto politico democratico, l’unica strada per evitare la deflagrazione. È questo il punto di partenza, una combinazione tra l’infinitamente grande e l’infinitamente umano perché noi, cittadini consapevoli, siamo l’elemento che può conciliare progresso tecnologico e progresso sociale. ASMA MHALLA specializzata in politica e geopolitica della Tecnologia, fa parte del LAP (Laboratoire d’Anthropologie Politique) dell’EHESS/CNRS, insegna alla Columbia, a Sciences Po e all’École Polytechnique. Nell’estate 2023 ha condotto CyberPouvoirs una trasmissione di France Inter dedicata ai temi del libro e molto seguita. Si occupa soprattutto di nuove forme di potere tra Stati e Big Tech, in ambito civile e militare (guerre ibride), questioni democratiche e di governance dei canali sociali, aspetti geopolitici e ideologici dell’AI, sovranità tecnologica.  Mhalla sarà ospite il 30 marzo a Biennale Democrazia a Torino. ­

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