di Paolo Cilona
Non ci resta che piangere. La città di Agrigento è in balia della massima disorganizzazione. La Fondazione non dispone di risorse finanziarie e non potrà in alcun modo affrontare la tanto decantata programmazione.
Per questa presa di coscienza e conoscenza la presidenza della regione ha convocato per i prossimi giorni a Palermo i rappresentanti del Comune, del Parco archeologico, della Fondazione per fare il punto sulla grave situazione oggetto anche di ilarità.
İntanto venerdì pomeriggio presso il Circolo Pasolini di via Atenea si incontreranno diverse associazioni culturali agrigentine e tanti operatori culturali per una disamina generale a tutela della storia della città e soprattutto per quel senso di pace rivolto a fare della promozione del titolo il punto d’incontro a sostegno delle strutture ricettive, alberghiere, turistiche, agenzie di viaggio, guide turistiche, noleggio di auto e di tanti altri settori commerciali, con lo scopo di recuperare il tempo sprecato da chi inconsciamente ha trasformato una grande opportunità in una scellerata condanna per l’intera città. Ritrovare lo spirito dell’interesse comune attraverso la mobilitazione e la condivisione di un unico programma credibile ed aperto al contributo di tutti gli operatori culturali che non saranno più semplici spettatori ma autentici protagonisti. Richiamare al tavolo della cabina di regia anche coloro che sono stati per impegno e amore per Agrigento i veri protagonisti dell’assegnazione del titolo. İntervenire è un dovere perché ciò che è accaduto non ritorni mai più.