Rosa Tirrito nasce a Sant’Angelo Muxaro (AG) nel 1949.Dopo gli studi ad Agrigento e a Palermo , si trasferisce a Roma ,dove insegna materie letterarie presso la scuola media . Nella capitale, insieme al marito, l’artista Alfredo Bordenca, cura la galleria “Arte ai Fienaroli” nei pressi di Santa Maria in Trastevere, dove vengono organizzate mostre collettive e personali di artisti delle arti figurative. In quel periodo entra in contatto con varie personalità del mondo della cultura e dell’arte ed ha la possibilità di sperimentare e sperimentarsi nell’ambito artistico, a contatto con i maestri d’arte della capitale, collaborando alle varie manifestazioni artistiche e all’organizzazione delle mostre personali del marito. Nel “78 si trasferisce ad Agrigento, dove insegna nella scuola media ed ,in seguito, nella scuola superiore, continuando il percorso artistico con mostre personali nell’ambito regionale e internazionale. Collabora con il marito nella gestione degli spazi artistico – culturali: Galleria “Arte” (Roma), “Galleria “Margutta” (Roma), Galleria “Vernissage” (Agrigento), Spazio Polivalente “OpenSpace Theater” (Agrigento), Casa Museo Bordenca-Tirrito con il Giardino Museo del Mito (Agrigento) dal 1978 al 2025.
Disegnatrice, pittrice e scultrice, ma è, soprattutto, nella scultura che l’artista rappresenta i “Momenti della Vita”. L’argilla le è congeniale per la sua duttile rispondenza ad una istintualità da autentica figulina. Della scultura percepisce la fluida dinamicità nel susseguirsi dei profili curveggianti e l’arte ,se pur singolare e semplice, è lontana da canoni e filoni artistici perché la scultrice è autodidatta. La sua cultura letteraria si mescola con la creatività innata che la rendono capace di manipolare la materia con assoluta padronanza e tecnica artistica. L’artista ha saputo fondere mirabilmente ritmi, eleganza, plasticità, pathos da rendere sensibile ,quasi palpitante la materia cruda, fredda, rozza ,trasformandola in un oggetto capace di comunicare e suscitare sensazioni ineffabili. Per lei forma e contenuto hanno la stessa funzione nell’opera d’arte come in quella letteraria e possono manifestarsi compiutamente soltanto in un’inscindibile simbiosi di presupposti etici ,intellettuali e umani. I mezzi tecnici, la materia, le innovazioni stilistiche hanno poca importanza se non riescono a diventare linguaggio comunicativo attraverso lo spirito che si crea. E’ il grande scoglio che ogni artista incontra nel tormentoso itinerario delle sue esperienze creative. Sono solo pochi che riescono a superarlo. La Tirrito è una di loro.
“Esprimere le mie emozioni è sempre stato il desiderio più grande. Desideravo scrivere quel che sentivo, ma mi bloccavo, come se qualcuno o qualcosa mi impedisse di farlo. Eppure, questo era un mio bisogno interiore e , spesso, mi chiedevo come mai sentivo questo blocco dentro di me ed ero convinta di non riuscire, attraverso le parole, ad esprimere ciò che sentivo nella profondità del mio animo ; ero sicura, e con il passare del tempo mi convincevo sempre di più, che le parole non bastavano a comunicare emozioni forti della vita. Plasmando la materia, pur partendo con un’idea, il prodotto finito era un altro, e sentivo, inconsciamente, che la realizzazione dell’opera avrebbe soddisfatto il mio modo di sentire. Per questo non sentivo la necessità di elaborare dei bozzetti per ciò che avrei realizzato. Alle mie prime mostre ho dato il titolo “ Emozioni” perché in ogni scultura sentivo espressa una parte di me, come se, in ogni opera realizzata, fosse impresso un mio vissuto , la mia anima di donna che va alla ricerca di se stessa, che ha sempre sentito il desiderio di raccontare e raccontarsi : non volevo raccontare solo me , ma ciò che sente ogni donna o qualsiasi essere nei “ momenti svariati della vita”. Le successive mostre sono state intitolate “ Scolpire il Mito” dal titolo di una recensione critica di A. Patti. Ho utilizzato questa metafora per raccontare la vita, attraverso le emozioni, i sentimenti che la alimentano, sentimenti che si riescono a spiegare e a comprendere e quelli che, spesso, sfuggono alla logica, che non trovano una plausibile spiegazione come: la violenza sui minori, la violenza verso le donne, la violenza della natura e verso la natura, l’orrore delle guerre……Ultimo titolo è dedicato alla “Bellezza del Dolore”, rappresentando come attraverso l’arte il dolore si trasforma in bellezza nell’opera d’arte.” Rosa Tirrito
Chi racconta costruisce la storia del proprio vissuto, direttamente o indirettamente, permettendo al proprio io di integrarsi con la realtà, a volte rifiutata. Il raccontare, attraverso l’opera d’arte, permette di vivere in pieno le emozioni, di rielaborarle, di esorcizzarle…….Rosa Tirrito
“Respirare” dopo un breve soffocamento,” Vedere la luce” dopo avere attraversato una galleria buia: ecco la sensazione che provo nel momento in cui prendo la materia per plasmarla, modellarla, trasformarla in forme attraverso le quali cerco di trasmettere con la mia sensibilità le “Emozioni della vita”. Rosa Tirrito
MOSTRE PERSONALI
Studio d’Arte “ Ai Fienaroli” –Roma 1978
Galleria “Arte” -Agrigento “ “95
Galleria “Vernissage” Agrigento “97
Centro Culturale P.P.Pasolini –Agrigento “99
La Ceramica nel Tempo – Monastero Chiaramontano – Agrigento 2000
Castello Chiaramontano –Racalmuto “ 2001
Archi di Pasqua – -S.Biagio Platani 2000
Comune di Porto Empedocle -2004
Museo Archeologico – Agrigento 2007
Palazzo Mendola – Favara 2008
Incontro con l’Arte – Aragona 2009
Chiostro S. Caterina – Cefalù 2010
OpenSpacetheater Sicilia – Agrigento 2012
Museo Archeologico ” Griffo” – Agrigento 2013
Ex Collegio dei Filippini – Agrigento 2014
Casa Natale L. Pirandello – Agrigento 2015
Museo Archeologico – Gela 2016
Torre Carlo V – Porto Empedocle 2017
Castello Chiaramontano – Favara 2017
Chiesa di San Lorenzo -Agrigento 2017-2018
Chiesa di Santa Maria dei Greci – Agrigento 2017-2018
Teatro Pirandello Foyer – Agrigento 2022
Bibloteca Siculiana – 2023
MOSTRE COLLETTIVE
Galleria “ Arte ai Fienaroli” Roma 1976
Riano 1977
Estemporanea Sant’Angelo Muxaro
Expo S.Leone
Galleria dell’Accademia – Agrigento
Expo San Leone Agrigento
Festa della Donna – Castello Chiaramontano – Favara
Donna nelle Arti – Monastero di S. Spirito – Agrigento
Avanguardia Artistica “ Boe” – Palermo 2004
La Spirale – Racalmuto 2004
Centro Cult.Int.le d’arte “ Sever” – Milano
IX Edizione .Premio “S.Valentino” – Vico del Gargano
Centro Diffusione d’Arte – Palermo
Marina Antiqua – Porto Empedocle
“Oggi Sposi” –Palacongressi – Agrigento
Arte e Artigianato – Polo Universitario – Agrigento 2004
Anteprima Biennale – Palacongressi – Agrigento 2005
Christmashouse-Castello Chiaramonte-Favara 2008
Serata di Gala – Aragona 2010
OpenSpacetheater Sicilia – Agrigento 2011
Artisti in scena — OpenSpacetheater Sicilia – Agrigento 2012
Sperone Arte – Gela -2012
Premio “Erma bifronte” – Agrigento 2013
SI SONO INTERESSATI
Giornale di Sicilia – La Sicilia – La rivista Flash – La rivista Kouros – La rivista Boè — T.V.A – Teleacras – Telepace – I Viaggi di Cicerone e svariate testate on line
OPERE PUBBLICHE
Busto in bronzo di Vincenzo Reale – Istituto V. Reale- Agrigento
Erma bifronte – Collocata sua “rozza pietra” al Caos – Casa natale di Pirandello.
Busto in bronzo di L. Sciascia – I.T.C Agrigento
Murales – Porto Empedocle
Bassorilievo in ricordo di Luca Crescente – Villa Comunale Portoempedocle
Scultura in bronzo – Il piccolo pescatore – Piazza Italia Porto Empedocle
Busto in bronzo di Empedocle – Giardino Empedocle Porto Empedocle
Busto in bronzo di E.Fermi – I.P.I.A Agrigento

























