Mar. Apr 8th, 2025

LA GUERRA DEI DAZI AMERICANI E LA RIFORMA AFFONDATA DEL MERCATO DELL’ARTE ITALIANO.


Stallo, colpo di grazia, il comparto affondato dal Governo. Scorrendo tra i titoli di giornale che rendono conto degli aggiornamenti sull’attesissima riforma per il mercato dell’arte, che avrebbe dovuto essere parte del DL Cultura presentato, in grande urgenza, in aula alla Camera lo scorso 3 febbraio, lo sconcerto e la frustrazione del sistema dell’arte italiano sono più che evidenti. Con una preoccupazione motivata e concretissima per la sopravvivenza dell’industria in uno scenario a dir poco complesso, tra i nuovi balzelli commerciali che vanno paventandosi dagli Stati Uniti e la competitività italiana che rischia di uscire con le ossa rotte dal confronto diretto con i colleghi europei.
Una nota stampa del Gruppo Apollo inviata a ridosso della discussione in aula è arrivata a chiarire che, dopo un costante impegno profuso su questo fronte, il tempo dell’attesa e del dialogo di concerto con gli interlocutori politici evidentemente è finito e non ha dato di certo i frutti sperati. 
Intanto però non ci si può nemmeno far prendere dallo sconforto, che questa settimana apre Arte Fiera a Bologna, e prima di queste ultime news l’umore era più che alto, e lo stesso la fiducia nella nostra storica fiera italiana. E allora si faccia quello che si può, si scommetta subito sul valore della filiera dell’arte che, anche a Bologna, è pronta a mostrare il meglio delle ricerche artistiche del passato e del presente. E nessuno, ciascuno con il proprio ruolo, venga meno, non adesso. Fate presto, come pure in passato, in altri frangenti, si è detto. Cristina Masturzo (Artribune) 

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