Agrigento è reduce da decenni di disamministrazione che hanno prodotto un diffuso disordine urbanistico e una gestione sempre più scadente dei servizi pubblici, con il corollario di clientele abusi e corruzione (si veda il caso del dirigente Gaetano Di Giovanni) ad opera di una ristretta cerchia di uomini spregiudicati.
Una gestione da società tribale, dove il più forte si costituisce potere indiscusso e prevarica e depreda il più debole. Tutto questo è stato reso più agevole dalla scarsa presenza delle forze di opposizione, con i partiti ridotti spesso a gusci vuoti, incapaci di esercitare qualunque attività di indirizzo e di controllo.
La preparazione della prossima campagna elettorale per le amministrative, quindi, può essere una buona occasione perché anche ad Agrigento si possa elaborare un progetto di cambiamento radicale, dando una solida veste organizzativa ad un’area diffusa di malcontento sociale e rappresentando un riferimento ideale per chi crede ancora alla politica come progettualità ed agire collettivo, per realizzare una visione condivisa del bene comune.
Pertanto, le speranze concrete di una svolta amministrativa non possono prescindere dalla costruzione di una aggregazione cittadina che sia la più ampia possibile, alla quale aderiscano soggetti organizzati, partiti, associazioni, comitati civici, ma anche singole persone appartenenti al vasto arcipelago delle forze progressiste, senza mettere in discussione la loro identità politica. Bisogna raggruppare intelligenze, competenze, esperienze amministrative, accompagnate da tanta passione politica.
Per discutere della creazione di un polo progressista, sabato 8 febbraio alle ore 17:00, presso la sede del Partito Democratico di Agrigento, si incontreranno le delegazioni del PD, del Movimento 5 Stelle, dell’Alleanza Verdi Sinistra e di Italia Viva. Tra gli altri, saranno presenti anche gli onorevoli Ida Carmina e Giovanna Iacono. (Agrigento 06 febbraio 2025 Il circolo cittadino)