Sab. Apr 12th, 2025

L’AVEVA PREVISTO  LILLO MICCICHE’ LA FINE DI VIA ACRONE

“Prendo spunto del post di Mauro Hamel in merito al dissesto della via Acrone. Questo tratto della via Acrone da lui fotografato è una strada destinata a franare per un semplice motivo: è stata realizzata negli anni 30 sopra un terreno di riporto durante la costruzione della Stazione Centrale, come si vede in una rara foto fatta proprio nel periodo della sua costruzione. Non sappiamo se chi ha progettato l’opera fosse a conoscenza del fatto che in profondità (circa 50 metri) scorre acqua sorgiva, quindi il materiale inerte che è stato nel corso degli anni depositato, pian piano viene trasportato via dall’ acqua, abbassando di conseguenza il livello della strada. Pochi conoscono che in quel luogo esisteva un burrone che separava le due colline, detto torrente delle Cavolinelle, burrone chiamato Porta di Ponte e anche la Nave di Empedocle, che fu riempito tra la fine dell’ ottocento e inizi del novecento. Il burrone si può vede chiaramente nel lato basso a destra di un disegno di Agrigento del 1584. A tale proposito nel 1996 ho pubblicato l’antico disegno come copertina di un mio libro sugli ipogei agrigentini che contiene pure una mappa da me redatta sulle acque sorgive della città, ma non sono stato ascoltato al riguardo del pericolo che incombe sulla città, in particolare in alcune parti dove le acque sorgive non sono regimentate, tra queste anche nella profondità della via Acrone, e nel lato sud del piazzale Aldo Moro che costeggia la villetta di fronte l’ ex Banco di Sicilia. A proposito posto anche le foto”.

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