di Paolo Cilona
Gli amministratori, i burocrati, i dirigenti della pubblica amministrazione della nostra città da molto tempo non sono più devoti ai santi patroni in quanto poco attenti alle loro preghiere tutte rivolte ad ottenere miracoli, prebende. Oramai la loro attenzione o meglio la loro devozione è rivolta a due Sante miracolose. İn poche parole hanno voltato le spalle ai santi locali per rivolgere la loro attenzione di fede e di speranza alla Santa Urgenza e la Santa Prescrizione. Nel nome della Santa Urgenza si commettono accorciatoie, si scelgono magari gli amici degli amici, in quanto si prescinde dall’obbligatorieta’ dei termini di legge, dell’osservanza perentoria dei bandi pubblici. Tutto diventa un gioco tra le parti. L’urgenza è la chiave di volta che giustifica qualsiasi rapporto tra pubblico e privato con risultati che sono sotto gli sguardi increduli della gente. La Santa Urgenza che se ne dica fa miracoli anche se alcune volte subentra San Vito che sarà costretto ad aprire le celle del convento. A quel punto interviene la Santa Prescrizione che viene alimentata attraverso il giuoco tra le parti in giudizio. Ecco in breve il senso della devozione per grazia ricevuta.delle nostre città