











L’ADDIO A NINO BELLOMO. IL SINDACO:”UN VERO UOMO D’ALTRI TEMPI”
Nella chiesa di san Domenico ad Agrigento si sono svolti i solenni funerali di Nino Bellomo venuto a mancare alla straordinaria età di 102 anni. Attore di teatro, cinema e serie televisive Nino Bellomo è stato interprete puntuale e discreto per un lungo arco di tempo, scelto da registi di grande prestigio come Michele Placido e Marco Bellocchio. Nella chiesa di san Domenico si sono ritrovati un po’ tutti gli attori che lo avevano affiancato nelle opere che per molti anni “La settimana pirandelliana” era riuscita a portare in scena nel piazzale del Caos dinanzi la casa natale di Pirandello. Anni favolosi, di grande impegno culturale che oggi sono rimasti disattesi e difficilmente ripetibili da una “Agrigento capitale della cultura”. Sabato e domenica il feretro di Nino Bellomo rimarrà nella “camera ardente” del foyer del “Teatro Pirandello” che vide il suo esordio. Brevi e intensi i discorsi di commiato e di ultimo saluto, quello del figlio Francesco, oggi direttore artistico della Fondazione Teatro, di Gaetano Marongiu presidente degli Ordini cavallereschi e del sindaco Franco Miccichè che riportiamo di seguito integralmente.
Personalità straordinaria della nostra Agrigento, Nino ha vissuto una vita piena, costellata da straordinari successi. Tu l’hai vissuta a pieno, caro Nino, nel sole e nel vento, lasciandoti permeare da carezze e schiaffi che il tuo lungo cammino ti ha riservato. Affiancato dal tenero amore per la tua sposa. Hai ricevuto, e generosamente condiviso, il prezioso dono di saper mutare il vissuto in arte. Il tuo valore e il tuo contributo al mondo della cultura sono un autentico inno all’arte, alla bellezza e all’amore per la propria terra, che hai sempre celebrato con passione, entusiasmo e umiltà. Artista poliedrico, dotato di incredibile versatilità e profondo impegno. Nino era amato anche per il suo carattere mite, elegante, disponibile e affabile, con una nobiltà d’animo rara che lo contraddistingueva da chiunque. Un vero uomo d’altri tempi, sempre generoso e mai presuntuoso. Abbiamo festeggiato i tuoi 100 anni in un caloroso abbraccio, in Contrada Caos, lì dove tutto profuma di teatralità e l’inquietudine grigia diviene poesia. Così, Nino, hai vissuto e amato, coi tuoi occhi gentili, che hanno accarezzato e penetrato i cuori di chi
ti ha conosciuto. Plurime vite hai vissuto a teatro, hai emozionato, raccontato per tua bocca le facce del vivere dolce e amaro.
Colto, generoso nei sentimenti, romantico e appassionato.
Abbiamo festeggiato, Nino, il tuo cammino, pieno di soddisfazioni, ringraziandoti oggi, nel giorno del commiato, per la tua arte e per il tuo essere. Sei stato una vera e propria pietra miliare per Agrigento, contribuendo in modo decisivo a forgiare l’identità culturale e artistica della città e delle sue radici.
Hai impreziosito Agrigento, che ti ha dato i natali, il cui humus t’ha reso unico, nel calcare le scene a teatro, a cinema, sempre con la tua signorile eleganza. In un mondo sempre di fretta, il tuo garbo oggi ferma il tempo, ingentilisce le nostre lacrime, e affiora un sorriso di gratitudine, per aver inorgoglito la nostra terra, di cui sei figlio, con bellezza e cultura, gentilezza e amore. Oggi lasci un’eredità importante: un esempio grande di passione, integrità e amore per la cultura. Il ricordo di te resta vivo in noi, e a nome mio e della comunità che oggi rappresento. Grazie. Ciao Nino.