Mar. Apr 15th, 2025

UN REFERENDUM CON CINQUE “SI”

di Paolo Cilona– In tutte le piazze d’Italia il sindacato della CGIL continua la sua attività a sostegno del referendum dell’8 e il 9 giugno 2025. A Roma al quartiere Testaccio si e’ svolta una numerosa assemblea spiegando da parte dei dirigenti i motivi per votare cinque volte si per cancellare il Jobs Act, contrastare la precarieta’, ponendo  fine ai licenziamenti ingiusti, garantire più sicurezza sul posto di lavoro e per riformare il diritto di cittadinanza. Ogni anno più di 1000 persone muoiono sul lavoro, spesso in appalti senza adeguati controlli. Per il sindacato e’ il momento di ripristinare la responsabilita’ delle imprese appaltanti per tutelare chi lavora. Dopo il 7 marzo 2015 chi viene licenziato ingiustamente non ha più diritto al reintegro al posto di lavoro. Ed e’ per questo che bisogna abolire il Jobs Act e ripristinare la tutela dell’art.18. Inoltre nelle piccole imprese chi viene licenziato illegittimamente in atto può ricever al massimo 6 mensilita’ di risarcimento. La CGIL  intende eliminate questo limite e garantire una tutela equa che tenga conto della reale capacita’ economica delle imprese. Con il referendum si vuole fermare i continui  abusi dei contratti dei lavoratori precari e dare certezza nel rapporto di lavoro. Infine secondo il sindacato e’ il momento di una riforma della cittadinanza per riconoscere davvero i loro diritti, in quanto in Italia, al momento, 2 milioni e 500mils persone vivono, studiano, lavorano e pagano le tasse, ma non sono considerati cittadini italiani. Un referendum importante al quale sono chiamati ad esprimersi tutti gli italiani.

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