Cinque racconti su fatti ignoti di personaggi noti.
Sono cinque racconti su fatti ignoti (o poco noti) di personaggi noti, pubblicati in plaquette (piccolo libro). “Di molti personaggi illustri i libri di storia, spesso e volentieri, si limitano a raccontarci quel che la vulgata tradizionale ci ha sempre propinato.
Difficilmente ci parlano di vizi, di stranezze, o anche di virtù che potrebbero, in qualche modo, contrastare con il loro profilo storico, generalmente accettato e tramandato.
Pochi sanno, ad esempio, che Michelangelo, un gigante della storia, era anche un falsario di opere d’arte; che Galileo, insigne astronomo e considerato legittimamente uno dei padri della scienza moderna, era anche astrologo e faceva gli oroscopi a pagamento; che Leonardo gestì da giovane una locanda con Sandro Botticelli e che chiuse per mancanza di clienti; che Shakespeare potrebbe avere origini messinesi; che Elisabetta, la “Regina Vergine”, proprio vergine non era…
In tutto sono cinque i personaggi storici ‘visezionati’ da Gaetano Gaziano che ha ricercato quegli aspetti ignoti (o poco noti) della loro vita e, attorno ad essi, ha costruito questi racconti. Una operazione verità che probabilmente avrebbe provocato una strizzatina d’occhi agli smitizzati e umanizzati personaggi stanchi di essere sempre issati su un piedistallo.
Gaetano Gaziano non è nuovo a queste minuziose riscoperte, ricordiamo altri due preziosi volumetti “Il Bacchino Ubriaco” e Il Caravaggio Innamorato” dei quali lo scrittore ci offre una sinossi: “Di Caravaggio ci è stata sempre raccontata la tempestosa vicenda umana di pittore geniale e maledetto. Mentre ci si è poco soffermati, dai suoi primi biografi a quelli moderni, sulla sua storia d’amore. Storia autentica d’amore e redenzione, tra una ‘signora delle camelie’ del Seicento, vera e non letteraria, Maddalena Antognetti, detta Lena, e un giovane artista talentuoso e squattrinato, alla ricerca di affermazione e successo, Michelangelo Merisi, detto Caravaggio. Chi narra di Caravaggio ha forte la tentazione di fare riferimento alla burrascosa vita del peintre maudit. Scontato, mi sono detto. Voglio scrivere, invece, una storia d’amore, voglio parlare di Caravaggio innamorato”. È quindi un Caravaggio inedito quello che emerge da queste pagine: il genio dell’arte cede qui il posto all’uomo comune, con tutte le sue insicurezze e debolezze, e capace di abbandonarsi a un tenero sentimento d’amore.
Sul “Bacchino Ubriaco” il prefatore, Matteo Collura, mette subito le mani avanti e ci avverte che “In ogni caso, per fortuna sua e mia, questo libro di Gaetano Gaziano che vi accingete a leggere non contiene un saggio di enologia, ma diciotto godibili racconti in cui il vino fa da comune filo conduttore.” (dalla presentazione di Matteo Collura).

