di Paolo Cilona
Sulla strada statale Agrigento Palermo ancora una volta un grave incidente automobilistico con vittime e feriti. Una strada pericolosa che annualmente segna un primato di gravi incidenti, di lutti e di morti. Il tempo di percorrenza è di quattro ore rispettando la segnaletica stradale. Una strada che interessa tre province (Palermo, Caltanissetta e Agrigento) e ben 54 Comuni. Un serpentone con oltre 230 curve pericolose, con tre gallerie non adeguatamente illuminate, con incroci a raso, innesti e passi carrai 645 e con una cartellonistica riferita alla velocità che va da 20 al massimo di 80 km.. In atto sono aperti dei cantieri lungo il tratto di strada che va da Lercara verso Palermo. Lavori da decenni avviati e mai ultimati con gravi disagi per gli automobilisti. Nessun tratto di strada da Lercara Friddi verso Agrigento è interessato a cantieri di lavoro da parte dell’Anas. In verità vi è un solo cantiere al bivio di Milena, da diversi anni, per la costruzione di un ponte sul fiume Platani. Le condizioni della 189 sono disastrose al pari della strada di collegamento Palermo-Sciacca-Agrigento. Allora per evitare i gravi disagi stradali si raccomanda ai ministri, ai sottosegretari, alle personalità istituzionali di raggiungere Agrigento a bordo di elicotteri. Da oltre 75 anni si parla di un Aeroporto da costruire nella fascia centro meridionale della Sicilia. Purtroppo è sottovalutato dai poteri forti siciliani che non intendono perdere il bacino di passeggeri proveniente dall’agrigentino per Fontanarossa e Punta Raisi. E così nel gioco tra le parti l’Enac non è mai d’accordo per la realizzazione della struttura aeroportuale. Una decisione fortemente lesiva allo sviluppo turistico di Agrigento.